Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27367 del 31 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27367PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta non solo da elementi diretti, quali la prova della condivisione del programma criminoso e dell'effettivo contributo all'attività del sodalizio, ma anche da indizi gravi, precisi e concordanti, quali il rapporto fiduciario con esponenti di vertice della consorteria, il coinvolgimento in affari e questioni operative riferibili al clan, nonché la presenza in occasione di atti intimidatori posti in essere dalla medesima organizzazione. Tali elementi, valutati complessivamente e in maniera critica, possono integrare la fattispecie di partecipazione al reato di associazione di tipo mafioso, anche in assenza di un ruolo apicale o di una posizione di comando all'interno del sodalizio criminale. Il giudice è tenuto a motivare in modo puntuale e argomentato le ragioni per le quali ritiene integrati gli indizi di partecipazione, senza limitarsi a un mero richiamo alle risultanze investigative, ma operando una valutazione autonoma e approfondita del quadro indiziario, alla luce dei principi di cui all'art. 273 c.p.p. e della giurisprudenza in materia di associazione di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/12/2016 del Tribunale di Catanzaro
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Massimo Ricciarelli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Birritteri Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO…

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