Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3514 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:3514SENT

Massima

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Il possesso di un'area di proprietà pubblica, senza alcun titolo legittimante, non può essere considerato come un rapporto di locazione o di concessione, anche se l'occupante abbia provveduto alla sistemazione e regolarizzazione amministrativa della propria attività produttiva ivi svolta. L'amministrazione pubblica, titolare del bene, ha il diritto di rientrare nel pieno possesso dell'area, qualora questa sia destinata, secondo gli strumenti urbanistici, a verde pubblico attrezzato, senza che l'occupante possa vantare alcun diritto di permanenza. L'ordine di sgombero emesso dall'amministrazione, anche se sospeso in sede cautelare, mantiene la sua efficacia fino all'eventuale impugnazione nel termine di legge, non essendo soggetto a decadenza per il solo fatto di non essere stato immediatamente eseguito. L'occupazione sine titulo di un bene pubblico, protratta nel tempo, non legittima in alcun modo la permanenza dell'occupante, né determina l'insorgere di diritti in capo a quest'ultimo, nemmeno a fronte di investimenti e migliorie realizzati sull'area. L'amministrazione, pertanto, può legittimamente intimare lo sgombero dell'area, anche in assenza di un previo formale provvedimento di diniego di una richiesta di concessione o locazione, qualora risulti accertata l'assenza di un valido titolo giuridico a giustificare l'occupazione.

Sentenza completa

N. 10184/1996
REG.RIC.

N. 03514/2013 REG.PROV.COLL.

N. 10184/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10184 del 1996, proposto dalla:
società Gecal a.r.l., ora Tecnocal s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Roma, via ((omissis)) n. 12/D;

contro

Comune di Roma, ora Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato presso gli uffici, in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

dell’ordinanza del Comune di Roma (ora Roma Capitale) n. 3321 del 28.5.1996, notificata il 3.7.1…

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