Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 593 del 11 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:593PEN

Massima

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Il reato di pedopornografia, ai sensi degli articoli 600-ter e 600-quater c.p., è qualificabile come reato di danno, non essendo più necessario l'accertamento del pericolo concreto di diffusione del materiale pedopornografico. Pertanto, la condotta di induzione di un minore a compiere atti sessuali e la successiva ricezione di immagini pedopornografiche integrano il reato a prescindere dalla prova del pericolo concreto di diffusione del materiale, in quanto la mera realizzazione della fattispecie costituisce di per sé una lesione dell'interesse protetto dalla norma incriminatrice. L'identificazione dell'autore delle condotte può avvenire sulla base di un complesso di elementi indiziari convergenti, anche in assenza di prove dirette, purché tali elementi siano gravi, precisi e concordanti, tali da escludere ragionevoli dubbi sulla riferibilità soggettiva dei fatti all'imputato. Il trattamento sanzionatorio e il diniego delle attenuanti generiche rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve motivare adeguatamente le proprie scelte in relazione alle peculiarità del caso concreto, senza che il giudice di legittimità possa sindacare la congruità della pena o il mancato riconoscimento delle attenuanti, salvo vizi di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Maria - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ANTEZZA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/04/2021 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAVICH GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa MIGNOLO OLGA, che ha concluso per il rigetto;
uditi i difensori:
- E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di LECCE in difesa di:
PARTI CIVILI;
Deposita conclusioni scritte e no…

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