Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25815 del 4 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25815PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del controllo di legittimità sulla motivazione di un provvedimento cautelare, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella compiuta dal giudice di merito, essendo precluso il riesame del merito della decisione. Il sindacato di legittimità è infatti limitato alla verifica della sussistenza dei requisiti minimi di esistenza e logicità della motivazione, senza poter entrare nel merito delle scelte valutative e interpretative operate dal giudice di merito in ordine agli elementi probatori. Pertanto, il ricorso per cassazione che si limiti a prospettare una diversa ricostruzione dei fatti e una diversa valutazione delle prove, anche se più favorevole all'imputato, deve essere dichiarato inammissibile, in quanto estraneo al perimetro del controllo di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. TADDEI Margheri - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5598/2011 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 28/07/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA TADDEI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. BAGLIONE Tindari che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) d'ufficio che ha insistito per l'accoglimento.

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