Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32892 del 14 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:32892PEN

Massima

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La violazione degli obblighi e delle prescrizioni inerenti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, introdotta dalla modifica legislativa di cui al Decreto Legge n. 144 del 2005, integra un reato di natura delittuosa, distinto e più grave rispetto alla mera violazione degli obblighi inerenti alla sola sorveglianza speciale. Pertanto, il giudice è tenuto a qualificare correttamente la condotta dell'imputato sottoposto a tale misura di prevenzione, applicando la pena prevista per il delitto di cui all'art. 9, comma 2, della Legge n. 1423 del 1956, anche nel caso in cui l'imputato non si sia allontanato dal comune di residenza, ma abbia comunque violato le prescrizioni imposte. Tale qualificazione giuridica non può essere censurata in sede di impugnazione, in quanto rientra nell'ambito dell'accordo raggiunto tra le parti nel procedimento di applicazione della pena su richiesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTACROCE Giorgio - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO TRIBUNALE di NAPOLI;

nei confronti di:

1) SP. GI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 30/01/2006 TRIBUNALE di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. GALATI GIOVANNI, il quale ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.

RITENUTO IN …

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