Il giudice di legittimità, nel confermare la sentenza di condanna per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e di cui all'art. 651 c.p., esclude l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., rilevando l'abitualità della condotta delinquenziale dell'imputato desunta dai suoi plurimi e specifici precedenti penali, anche in relazione a reati diversi da quelli per cui era stata invocata tale causa di non punibilità. Il giudice di merito, pertanto, non è tenuto a indicare puntualmente i titoli del casellario giudiziale a cui fa riferimento per escludere il beneficio, essendo sufficiente il richiamo all'abitualità della condotta delinquenziale complessivamente considerata. La valutazione della sussistenza dei presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, infatti, deve essere effettuata in relazione alla condotta complessiva dell'imputato e non può essere limitata al singolo reato per cui è stata invocata, dovendosi tenere conto di tutti gli elementi rilevanti, ivi compresi i precedenti penali, ai fini di una valutazione globale della personalità del reo e della sua pericolosità sociale.