Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 3385 del 2010

ECLI:IT:TARBO:2010:3385SENT

Massima

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L'emanazione di un provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate senza la prescritta concessione rientra nella competenza dei dirigenti comunali e non del Sindaco, in quanto attiene all'attività gestionale e vincolata di repressione degli abusi edilizi, e non all'attività di indirizzo politico-amministrativo riservata agli organi politici dell'ente locale. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che la competenza ad adottare provvedimenti di demolizione di opere edilizie abusive spetta ai dirigenti comunali e non al Sindaco, in quanto tali atti rientrano nell'attività gestionale e vincolata di repressione degli abusi edilizi, e non nell'attività di indirizzo politico-amministrativo riservata agli organi politici dell'ente locale. Secondo la giurisprudenza consolidata, a seguito delle modifiche apportate dalla legge n. 127/1997 all'art. 51 della legge n. 142/1990, la competenza degli organi politici degli enti locali ha carattere residuale e riguarda solo gli atti di indirizzo politico-amministrativo espressamente indicati dalla legge, mentre tutti gli altri atti di gestione, compresi quelli relativi alla repressione degli abusi edilizi, rientrano nella competenza dei dirigenti comunali. Pertanto, l'ordinanza di demolizione adottata dal Sindaco, anziché dal competente dirigente comunale, è illegittima per incompetenza dell'organo emanante. Tale principio è stato successivamente ribadito e confermato anche dal D.Lgs. n. 80/1998, che ha ulteriormente rafforzato la distinzione tra le attribuzioni degli organi politici e quelle degli organi amministrativi degli enti locali. La sentenza evidenzia come, in presenza di un contrasto giurisprudenziale all'epoca dell'adozione dell'atto impugnato in merito all'immediata operatività dei nuovi criteri di riparto delle competenze tra organi politici e amministrativi, possano sussistere giusti motivi per compensare le spese del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA EMILIA ROMAGNA
SEZIONE SECONDA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 234 del 1998, proposto da:
Ma.Cl. e Ristorante "Al." di Ma.Cl. s.n.c., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi dall'avv. Gi.Fr., con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. St.Va., in Bologna.
contro
Comune di Castelvetro, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Gi.Ma., con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Al.Mi., in Bologna;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
dell'ingiunzione di demolizione n. 1296 del 4.12.1997 del comune di Castelvetro avente ad oggetto una tettoia di copertura di un terrazzo attiguo al ristorante “Il.” realizzata dai ricorrenti e di ogni altro atto, annesso, connesso presupposto e conseguente.
Visto il ricorso c…

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