Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26784 del 3 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:26784PEN

Massima

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Il provvedimento di prevenzione di cui all'art. 6, commi 2 e 3, della Legge n. 401 del 1989, rientrando tra le forme di restrizione della libertà personale, è soggetto alle garanzie previste dall'art. 13 della Costituzione. Pertanto, il destinatario del provvedimento deve essere messo in condizione di esercitare il suo diritto di difesa, con la possibilità di presentare memorie e deduzioni entro il termine di 48 ore dalla notifica del provvedimento del Questore, termine entro il quale il Giudice per le Indagini Preliminari non può adottare l'ordinanza di convalida. Il mancato rispetto di tale termine comporta la violazione del diritto di difesa e l'annullamento del provvedimento di convalida. Il Giudice, nel procedimento di convalida, deve inoltre verificare la sussistenza dei presupposti legittimanti la misura, quali la pericolosità sociale del soggetto, l'adeguatezza della misura in relazione alla sua durata e la sussistenza dei requisiti di necessità ed urgenza che hanno indotto il Questore all'adozione del provvedimento provvisorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. GRASSI Aldo - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. GA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 16/10/2007 GIP TRIBUNALE di SALERNO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMORESANO SILVIO; lette le conclusioni del P.G. Dott. MONTAGNA Alfredo, per l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata.

OSSERVA

1) Il Questore di Salerno, con provvedimento in data 12.10.2007, notificato il 15.10.2007, vietava a Ma. Ga. di accedere per anni due e mesi otto…

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