Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11924 del 21 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11924PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il vincolo associativo richiesto per la configurazione del reato di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. sussiste anche quando vi sia una ripartizione dei compiti tra gli associati, pur in assenza di reati contestati in concorso tra tutti i partecipi, purché risulti che essi facessero capo verticalmente ai soggetti ritenuti in posizione di vertice dell'associazione. Ai fini della valutazione della sussistenza dell'elemento soggettivo del tentato omicidio, il dolo alternativo può essere desunto dalla modalità dell'azione, come l'esplosione di più colpi di arma da fuoco miranti a parti vitali della vittima, anche in assenza di dichiarazioni esplicite dell'imputato circa l'intenzione di uccidere. Le dichiarazioni de relato, se supportate da altri elementi di prova, possono costituire gravi indizi di colpevolezza, così come le minacce di denuncia per detenzione di armi, se ritenute attendibili, non necessitano di ulteriori riscontri, potendo integrare autonomamente il fumus delicti. Infine, anche un singolo reato punito con pena detentiva da uno a sei anni può giustificare l'applicazione di una misura cautelare, a prescindere dalla sussistenza di altri capi di imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 240/2015 TRIB. LIBERTA' di TARANTO, del 21/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAPALORCIA GRAZIA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. PIRRITTERI L. che ha chiesto il rigetto dei ricorsi.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Taranto, con ordinanza in data 21-7-2015, ha confermato l'ordinanza applicativa della custodia cautelare in…

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