Il provvedimento di revoca implicita di un'autorizzazione amministrativa precedentemente rilasciata, adottato per una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario, è legittimo qualora risultino soddisfatte le seguenti condizioni: 1) l'esistenza di una manifestazione espressa di volontà da cui desumere l'atto implicito, consistente in un comportamento concludente o in un altro atto amministrativo proveniente dall'amministrazione a contenuto amministrativo; 2) la provenienza di tale atto o comportamento da un organo competente nell'esercizio delle sue attribuzioni; 3) il rientrare l'atto implicito nella sfera di competenza dell'autorità amministrativa emanante l'atto presupponente; 4) l'immediata ed inequivoca deduzione della volontà provvedimentale, secondo un collegamento esclusivo e bilaterale tra atto implicito e atto presupponente, nel senso che l'atto implicito deve essere l'unica conseguenza possibile di quello espresso. In tali ipotesi, l'amministrazione è tenuta a corrispondere all'interessato un indennizzo ai sensi dell'art. 21-quinquies, comma 1-bis, della legge n. 241/1990, commisurato al solo danno emergente e non anche al lucro cessante, da determinarsi in contraddittorio con l'interessato.