Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28926 del 23 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:28926PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La qualifica di promotore o direttore dell'attività criminosa, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 80, comma 1, lett. b), del D.P.R. n. 309/1990, deve essere riferita alla fase preparatoria e precedente la commissione del reato, e non alla mera esecuzione materiale dello stesso. Pertanto, il mero coinvolgimento dell'imputato nella fase esecutiva della cessione di sostanze stupefacenti, senza che sia accertato il suo ruolo di direzione e organizzazione dell'attività criminosa nella fase antecedente, non consente l'applicazione di tale aggravante. La Corte di cassazione ha infatti rilevato che, nel caso di specie, l'imputato aveva svolto un ruolo paritario rispetto agli altri concorrenti nella materiale cessione dello stupefacente, senza che fosse emersa alcuna sua attività di direzione dell'intera attività illecita. Di conseguenza, l'aggravante non può trovare applicazione laddove il contributo dell'imputato si sia limitato alla sola fase esecutiva del reato, senza che sia stato accertato il suo ruolo di promotore o direttore dell'organizzazione criminosa nella fase preparatoria. La Corte ha inoltre precisato che l'interpretazione e la valutazione del contenuto delle intercettazioni non possono essere sindacate in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità ed irragionevolezza della motivazione con cui esse sono recepite. Infine, la Corte ha rilevato che, in presenza di una contestazione relativa a più episodi di cessione di sostanze stupefacenti, la qualificazione del fatto ai sensi dell'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 (ipotesi di lieve entità) deve essere valutata con riferimento all'intero contesto probatorio, senza che assuma rilievo la mancata esecuzione di perquisizioni e sequestri in relazione a singoli episodi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 23/07/2020 della Corte di appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere MACRI' Ubalda;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, MANUALI Valentina, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei …

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