Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1497 del 2020

ECLI:IT:TARSA:2020:1497SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive e il successivo diniego dell'istanza di accertamento di conformità, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La presentazione dell'istanza di accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non determina l'inefficacia dell'ordine demolitorio, ma ne comporta la mera quiescenza, salvo il caso in cui non sia ancora incardinato il ricorso avverso il diniego (espresso o tacito) dell'istanza di sanatoria. 2. L'incompetenza relativa del soggetto che ha adottato il provvedimento demolitorio non comporta l'annullamento dell'atto, in quanto trattasi di atto vincolato, ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della Legge n. 241/1990. 3. La domanda di condono edilizio presentata ai sensi della Legge n. 326/2003 deve essere interpretata in modo rigoroso, limitatamente alle opere in essa espressamente indicate, senza possibilità di integrazione postuma. Pertanto, il Comune può legittimamente adottare l'ordinanza di demolizione per le opere non ricomprese nella domanda di condono. 4. Le opere che comportano un ampliamento volumetrico o una ristrutturazione edilizia rispetto al titolo edilizio originariamente assentito, in assenza del necessario permesso di costruire, sono sanzionabili con la demolizione, anche in presenza di vincoli paesaggistici e urbanistici che ne impediscono il rilascio in sanatoria. 5. Il Comune, nell'esaminare l'istanza di accertamento di conformità, non è tenuto a verificare preliminarmente la pendenza della domanda di condono edilizio, trattandosi di istituti diversi, con presupposti e finalità differenti.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/10/2020

N. 01497/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01047/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1047 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Andrea Verderame e Giuliana Di Lieto, rappresentati e difesi dall'avvocato Andrea Di Lieto, con domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, c.so Vittorio Emanuele n.143;

contro

Comune di Amalfi, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Ruggiero Musio, domiciliato in Salerno, Largo San Tommaso d’Aquino, 3, presso la Segreteria del Tar;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 23/10, adottata dal Comune di Amalfi, relativa a demolizione di …

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