Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47090 del 13 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:47090PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso per revisione della sentenza di condanna, afferma che la richiesta di revisione non rientra nelle ipotesi tassativamente previste dalla legge, in quanto il condannato non ha indicato prove nuove idonee a dimostrare il suo proscioglimento, né ha dimostrato che la condanna sia stata pronunciata in conseguenza di falsità in atti o in giudizio o di altro fatto previsto dalla legge come reato. Pertanto, i vizi processuali e di merito lamentati dal ricorrente, pur potendo costituire motivi di appello o di ricorso in Cassazione, esulano dalle ipotesi di revisione disciplinate dall'art. 630 c.p.p. e, conseguentemente, la richiesta di revisione deve essere dichiarata inammissibile ai sensi dell'art. 634 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
contro l'ordinanza della Corte di Appello di Brescia del 28/02/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. G. Rago;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. De Masellis Mariella, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
FATTO E DIRITTO
1. Con ordinanza del 28/02/2017, la Corte di Appello di Brescia dichiarava inammissib…

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