Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34968 del 17 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34968PEN

Massima

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Il concorso nel reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando, sulla base di gravi indizi di colpevolezza, emerga che l'indagato abbia agito in stretta collaborazione con altri soggetti appartenenti a un'associazione di stampo mafioso, operando al fine di imporre ingiustificate e protratte richieste di denaro a imprenditori gestori di attività commerciali, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dall'appartenenza al clan. La sussistenza di tali gravi indizi, desumibili dalle dichiarazioni delle persone offese, dalle intercettazioni telefoniche e dalle attività di polizia giudiziaria, nonché dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, consente di ritenere sussistenti le esigenze cautelari, in particolare il pericolo di reiterazione del reato, in ragione della pericolosità sociale dell'indagato e del suo coinvolgimento in un'attività criminale organizzata e strutturata su base territoriale. Tali elementi, anche in assenza di precedenti penali, giustificano l'applicazione della misura cautelare più grave, in quanto l'indagato risulta inserito in un contesto criminale caratterizzato dall'utilizzo della forza di intimidazione e dalla capacità di condizionare l'attività economica legale, con modalità tali da rendere inidonee misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/02/2016 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
senti a relazione svolta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. DELEHAYE ENRICO: inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Propone ricorso per cassazione il difensore di (OMISSIS) avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli in data 19 febbraio 2016 con la quale e' stata confermata quella del Gip locale, applicativa …

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