Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 789 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:789SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando, nelle more del giudizio, il ricorrente abbia conseguito il bene della vita cui aspirava con la proposizione del gravame, perdendo così ogni interesse alla coltivazione della causa. In tali casi, il giudice amministrativo, pur dichiarando l'improcedibilità del ricorso, può comunque compensare le spese di lite tra le parti, in considerazione dell'esito del giudizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando il ricorrente, nel corso del giudizio, abbia ottenuto il risultato sperato, perdendo così l'interesse originario alla coltivazione della causa. Ciò nonostante, il giudice può comunque disporre la compensazione delle spese di lite tra le parti, in ragione delle peculiarità del caso concreto. La massima si fonda sull'analisi della sentenza, la quale evidenzia che il ricorrente, a seguito dell'eliminazione delle opere abusive e del ripristino dei luoghi, ha perso l'interesse alla prosecuzione del giudizio, essendo venuta meno la sua pretesa originaria. Pertanto, il Tribunale ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, pur compensando le spese di lite tra le parti, in considerazione dell'esito della vicenda.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/01/2021

N. 00789/2021 REG.PROV.COLL.

N. 08761/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8761 del 2009, proposto da
Timoleonte Martignetti, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)), 7;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio presso l’Avvocatura Comunale, in Roma, via Tempio di Giove, 21;

e con l'intervento di

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale…

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