Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43555 del 24 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43555PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno, può essere legittimamente applicata anche in assenza di una precedente analoga misura, purché sussistano nuovi e diversi elementi che attestino l'attuale pericolosità sociale del soggetto. Tali elementi possono consistere in precedenti penali, frequentazioni di persone legate ad organizzazioni criminali, comportamenti turbolenti durante la custodia cautelare e mancanza di attività lavorativa lecita, tutti successivi alla prima eventuale misura di prevenzione. Il giudizio di legittimità sulla ritenuta attualità della pericolosità sociale è precluso al ricorso per cassazione, se non nei casi di assoluta mancanza di motivazione o di esposizione di ragioni del tutto estranee all'oggetto dell'indagine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto in data 4 ottobre 2012 della Corte di appello di Napoli n. 37/2012;

Letti gli atti, il decreto impugnato e il ricorso;

udita la relazione del consigliere Dott. MAZZEI ((omissis));

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale, Dott. GAETA Piero, il quale ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto deliberat…

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