Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15428 del 11 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:15428PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di tentato omicidio pluriaggravato può essere affermata sulla base di un compendio probatorio che includa: il rinvenimento di armi e telefoni cellulari riconducibili agli imputati sul luogo del fatto, il riscontro di lesioni riportate dagli stessi in epoca compatibile con la sparatoria, le dichiarazioni di collaboratori di giustizia che riferiscano del coinvolgimento degli imputati in una guerra di camorra, le intercettazioni telefoniche e le dichiarazioni di testimoni oculari, anche se residenti all'estero e non reperibili per l'esame dibattimentale. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in modo logico e coerente, possono integrare la prova della responsabilità degli imputati, anche in assenza di una specifica individuazione delle singole condotte, purché sia accertato il loro previo concerto e il contributo causale al fatto. La motivazione della sentenza di condanna può avvalersi del richiamo alla sentenza di primo grado, senza necessità di una nuova e autonoma disamina delle doglianze difensive, quando queste non contengano elementi di novità rispetto a quelli già esaminati e disattesi dal primo giudice. Inoltre, il diniego delle attenuanti generiche e il giudizio di prevalenza sulle aggravanti, nonché la determinazione della pena, rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è adeguata quando dia conto della valutazione degli elementi indicati nell'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo - Presidente

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Bi. Fr., nato a (OMESSO);

Ca. Gi., nato a (OMESSO);

C. F., nato a (OMESSO);

Ma. Do., nato a (OMESSO);

M. A., nato a (OMESSO);

Na. Ni., nato a (OMESSO);

So. Fr., nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Bologna, sezione 1 penale, in data 26.2.2007.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott.…

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