Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48245 del 27 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:48245PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la possibilità di applicare la disciplina della continuazione tra i reati di associazione mafiosa e di estorsione contestati all'imputato, ritiene che tale unificazione non possa essere riconosciuta in quanto, pur essendo state accertate entrambe le fattispecie delittuose, i reati di estorsione sono stati ritenuti privi dell'aggravante del metodo mafioso, escludendosi così il nesso di derivazione o di strumentalità rispetto all'associazione mafiosa. Pertanto, non essendo stati commessi i reati di estorsione al fine di agevolare l'associazione mafiosa di cui l'imputato faceva parte, viene meno il presupposto per l'applicazione dell'istituto della continuazione, non potendosi ritenere che i diversi reati siano stati realizzati in esecuzione di un medesimo disegno criminoso. Il giudice di legittimità, inoltre, precisa che la sentenza assolutoria per il reato di associazione mafiosa pronunciata in un separato giudizio, ancorché passata in giudicato, non assume rilievo ai fini dell'applicazione della continuazione, in quanto tale pronuncia non presenta i requisiti di irrevocabilità necessari per produrre effetti vincolanti nel giudizio esecutivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/02/2019 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere SETTEMBRE ANTONIO;
sentito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e' stato condannato per associazione mafiosa con sentenza della Corte d'appello di Napoli del 10/10/2016 e per due episodi di estorsione con altra sentenz…

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