Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 2600 del 2014

ECLI:IT:TARLE:2014:2600SENT

Massima

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Il potere di annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, previsto dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, è di natura discrezionale e presuppone la sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale all'annullamento, che deve essere adeguatamente ponderato e bilanciato con l'interesse del privato al mantenimento del provvedimento ormai consolidatosi nel tempo. Pertanto, quando l'amministrazione intende esercitare tale potere a distanza di un considerevole lasso di tempo dall'adozione del provvedimento originario, essa deve motivare in modo specifico e congruo le ragioni per cui ritiene prevalente l'interesse pubblico alla rimozione dell'atto, avendo particolare riguardo all'affidamento maturato dal privato sulla legittimità del titolo. In assenza di una siffatta ponderazione comparativa degli interessi in conflitto, il provvedimento di annullamento in autotutela è illegittimo per difetto di motivazione e violazione del principio di ragionevolezza.

Sentenza completa

N. 00951/2008
REG.RIC.

N. 02600/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00951/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 951 del 2008, proposto da:
Comune di Ugento, rappresentato e difeso dall'avv. Pietro Quinto, con domicilio eletto presso Pietro Quinto in Lecce, via Garibaldi 43;

contro

Regione Puglia - Bari;

per l'annullamento

della nota della Regione Puglia, prot. n. 20/P/317/CIG/CV, del 5 maggio 2008 con la quale è stata comunicata al Comune di Ugento la non ammissione a finanziamento, in via definitiva, della somma di Euro 268.306,73; della nota della Regione Puglia, prot. n. 20/P/141/CIG/CV, del 3 marzo 2008 con la quale l’Ufficio Controllo e Verifica delle politiche comunitarie ha comun…

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