Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 2811 del 2004

ECLI:IT:TARPIE:2004:2811SENT

Massima

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Il venir meno dell'interesse a coltivare il giudizio da parte del ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso, in quanto viene a mancare uno dei presupposti necessari per la definizione del giudizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, in presenza di una dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse da parte del ricorrente, il giudice amministrativo non può che rilevare l'improcedibilità del ricorso, non essendo più sussistenti le condizioni per l'esame nel merito della controversia. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire la corrispondenza tra l'interesse fatto valere in giudizio e la persistente attualità dello stesso, quale condizione imprescindibile per l'esercizio dell'azione. La declaratoria di improcedibilità del ricorso, in tali ipotesi, comporta la compensazione delle spese di giudizio, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. Il giudice, pertanto, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, non entra nel merito della controversia, ma si limita a prendere atto dell'intervenuta cessazione dell'interesse sostanziale alla decisione, quale presupposto indefettibile per la prosecuzione del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOSent. n. 2811/04R.G. n. 2246/96Il Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte – prima sezione - ha pronunciato la seguente SENTENZAVisto il ricorso n. 2246/96 proposto da OLIVERO Marcello, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato in Torino, via G. Casalis n. 52, presso lo studio dello stesso;- ricorrentecontroil comune di Ceresole d'Alba, in persona del sindaco pro tempore,- intimato non costituitoper l'annullamento,dell'ordinanza 10 settembre 1996 n. 9 del sindaco di Ceresole d'Alba, notificata al ricorrente in pari data, con la quale è stata ingiunta la demolizione di opere asseritamente abusive ai sensi art. 7 della legge 28.02.1985 n. 7,nonché per l'annullamentodegli atti tutti antecedenti, preordinati, consequenziali, e comunque connessi del relativo procedimento; e per ogni ulteriore consequenziale statuizione. Visto il ricorso con i relativi allegati;Visti gli at…

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