Il diniego di condono edilizio è legittimo quando l'istanza risulta carente della documentazione necessaria ai fini della sua proficua delibazione, nonostante i ripetuti atti di integrazione, e quando emergono incoerenze intrinseche della domanda, nonché la realizzazione di ulteriori abusi edilizi anche successivamente alla presentazione della richiesta di sanatoria. L'amministrazione comunale, nel valutare l'istanza di condono, può legittimamente avvalersi di rilievi aerofotogrammetrici e di verifiche tramite sistemi informatici di pubblico dominio, quali Google Earth, purché tali elementi siano corroborati da successivi accertamenti ispettivi e riscontri documentali. Il provvedimento di diniego deve essere adeguatamente motivato, dando conto del complesso iter istruttorio svolto e delle ragioni per cui la domanda di condono non può essere accolta, senza che il ricorrente riesca a dimostrare l'assenza dei presupposti di fatto posti a fondamento del provvedimento impugnato.