Il concorso di più soggetti nella realizzazione di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni dell'INPS, attraverso la fittizia costituzione di aziende agricole e l'assunzione di falsi braccianti, è integrato anche dalla prova del ruolo attivo e continuativo di un soggetto nel reperimento dei braccianti, nella riscossione delle indennità indebitamente percepite e nella gestione delle problematiche insorte nell'ambito dell'attività illecita, desumibile dalle risultanze investigative, in particolare dalle intercettazioni, anche se tale soggetto si qualifica come mero imprenditore agricolo che smista i braccianti di cui non ha bisogno. In tali casi, la motivazione del provvedimento cautelare che valorizza tali elementi, senza incorrere in evidenti illogicità o carenze espositive, è immune da vizi di legittimità, non potendosi sindacare in sede di legittimità la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito.