Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18873 del 17 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18873PEN

Massima

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Il delitto di ricettazione si configura quando l'agente, pur non avendo concorso nel reato presupposto, acquista, riceve od occulta denaro o altra cosa proveniente da un delitto, ovvero si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto. Ai fini della configurabilità del reato di ricettazione, è sufficiente che l'agente sia consapevole della provenienza delittuosa del bene, senza che sia necessaria la prova della sua partecipazione al reato presupposto. Pertanto, il delitto di ricettazione sussiste anche quando l'agente, pur non avendo concorso nel reato presupposto, acquista, riceve od occulta denaro o altra cosa proveniente da un delitto, ovvero si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto. È irrilevante che il bene di provenienza delittuosa non sia stato materialmente rinvenuto, essendo sufficiente la prova della consapevolezza della sua provenienza illecita da parte dell'agente. Inoltre, l'elemento soggettivo del reato di ricettazione è integrato dalla coscienza e volontà di acquistare, ricevere od occultare il bene di provenienza delittuosa, a prescindere dalla finalità di profitto. Infine, la notifica dell'atto di citazione in appello presso il domicilio eletto presso il difensore è valida, in quanto l'imputato è tenuto a comunicare ogni variazione del proprio domicilio, pena l'irrilevanza della mancata conoscenza dell'atto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6681/2006 CORTE APPELLO di ROMA, del 09/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

udito il P.G. in persona del Dott. SPINACI Sante che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha conclus…

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