Il reato di ricettazione si configura anche in assenza di una prova diretta dell'elemento soggettivo del dolo, essendo sufficiente la mancata o non attendibile indicazione della provenienza del bene ricevuto, quale condotta rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede e non con un mero acquisto incauto. L'alterazione del numero di telaio e il possesso di un certificato di idoneità tecnica recante un numero di telaio diverso costituiscono ulteriori elementi idonei a desumere il dolo del reato di ricettazione. La scelta legislativa di escludere l'applicabilità retroattiva della nuova disciplina sulla prescrizione ai processi pendenti in appello alla data di entrata in vigore della relativa legge è ragionevole e volta a tutelare interessi di rilievo costituzionale sottesi al processo, quali la sua efficienza e la salvaguardia dei diritti dei destinatari della funzione giurisdizionale. L'inammissibilità del ricorso per cassazione preclude ogni possibilità di far valere o rilevare d'ufficio la prescrizione del reato, anche se maturata in data anteriore alla pronuncia della sentenza d'appello, ma non dedotta né rilevata da quel giudice.