Consiglio di Stato sentenza n. 3529 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:3529SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo di revoca di una concessione demaniale marittima, adottato dalla Pubblica Amministrazione sulla base di una segnalazione prefettizia di rischio di infiltrazione mafiosa nell'impresa concessionaria, è legittimo quando l'assetto societario della società concessionaria è caratterizzato da un fitto intreccio di rapporti di parentela tra i soci, alcuni dei quali risultano legati a soggetti gravati da precedenti penali per reati di stampo mafioso o comunque ritenuti vicini alla criminalità organizzata. In tali casi, il mero rapporto di parentela, ove riguardi più soggetti coinvolti nella gestione dell'impresa, può essere valutato dalla Pubblica Amministrazione come indice sufficiente per ritenere sussistente il pericolo di infiltrazione mafiosa, a prescindere dall'assenza di precedenti penali o di misure di prevenzione a carico dei singoli soci, in quanto il legame familiare con soggetti indiziati di collegamenti con la criminalità organizzata rende verosimile il pericolo che i rapporti di affari gestiti dalla società siano esposti al rischio di infiltrazione mafiosa. Pertanto, in tali ipotesi, la Pubblica Amministrazione è legittimata a revocare la concessione demaniale marittima, senza che ciò comporti violazione di legge, difetto di motivazione o di istruttoria, né contraddittorietà con precedenti determinazioni favorevoli all'impresa.

Sentenza completa

N. 06791/2008
REG.RIC.

N. 03529/2015REG.PROV.COLL.

N. 06791/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6791 del 2008, proposto da:
Nuovo Paradiso S.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, piazza ((omissis)) N. 20;

contro

Regione Calabria, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, V. G.Nicotera N.29 Sc.9 Int.2; Prefettura di Reggio Calabria, Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Gen.Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. CALABRIA - SEZ. STACCATA DI REGGIO CALABRIA n. 00250/2008, resa…

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