Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48906 del 2 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:48906PEN

Massima

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La sussistenza della circostanza aggravante della premeditazione richiede la compresenza di due elementi: l'elemento cronologico, consistente in un apprezzabile intervallo temporale tra l'insorgenza del proposito criminoso e la sua attuazione, tale da consentire una ponderata riflessione circa l'opportunità del recesso; e l'elemento ideologico, rappresentato dalla ferma risoluzione criminosa perdurante senza soluzioni di continuità nell'animo dell'agente fino alla commissione del reato. Tali requisiti possono essere dimostrati anche attraverso il ricorso alla prova logica, sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti ricavabili dalle modalità del fatto, dalle circostanze di tempo e luogo, dal concorso di più persone con ripartizione dei ruoli e dalla natura del movente. Tuttavia, il mero apprestamento dei mezzi minimi necessari all'esecuzione, nella fase immediatamente precedente, non è sufficiente ad integrare l'aggravante, essendo necessario che l'agente abbia avuto il tempo di riflettere sulla decisione presa e che la risoluzione criminosa abbia prevalso sui motivi inibitori. Analogamente, la sussistenza dell'aggravante della minorata difesa non richiede che le circostanze di tempo, luogo o persona abbiano impedito o reso impossibile la difesa privata, essendo sufficiente che la stessa sia soltanto ostacolata, con conseguente agevolazione della commissione del reato. Spetta al giudice di merito valutare, sulla base delle peculiarità del caso concreto, se tali requisiti siano integrati o meno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/09/2018 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LORI PERLA, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di L'Aquila, in parziale riforma della sente…

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