Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23236 del 14 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:23236PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il delitto di appropriazione indebita aggravata dall'abuso di relazioni di prestazione d'opera di cui all'art. 61 n. 11 c.p. sussiste non solo nel caso di rapporto di lavoro subordinato, ma in tutti i rapporti giuridici che comportino l'obbligo di un "facere" e che instaurino tra le parti un rapporto di fiducia idoneo ad agevolare la commissione del fatto. La nozione di "abuso di relazioni di prestazione d'opera" ricomprende, pertanto, oltre all'ipotesi del contratto di lavoro, tutti i rapporti giuridici che comportino l'obbligo di un "facere" e che, comunque, instaurino tra le parti un rapporto di fiducia che possa agevolare la commissione del fatto. Ai fini della configurabilità di tale aggravante, non è necessario che il rapporto sia formalizzato in un incarico professionale scritto, essendo sufficiente l'esistenza di un rapporto di prestazione d'opera, anche informale, che abbia instaurato tra le parti un vincolo di fiducia. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale aggravante, deve verificare la sussistenza di tale rapporto di prestazione d'opera e di fiducia, sulla base di una motivazione logica e coerente con le risultanze processuali. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è limitato alla verifica della sua effettività, assenza di manifesta illogicità e contraddittorietà, senza poter entrare nel merito della valutazione probatoria compiuta dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. R. - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Potenza del 18.9.2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del PG che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Potenza ha confermato la sentenza con cui il Tribunale di Lagonegro, in data 13.7.2018, aveva riconosciuto (OMISSIS)…

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