Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 39096 del 8 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:39096PEN

Massima

Massima ufficiale
È configurabile l'aggravante prevista dall'art. 625 n. 7 cod. pen. per il caso in cui il fatto sia stato commesso su cosa esistente in ufficio o stabilimento pubblico, anche quando la cosa sottratta non appartenga al detto ufficio o stabilimento o ad alcuna delle persone che vi siano addette, come pure quando non abbia attinenza con le funzioni o le attività che vi vengono svolte, in quanto la ragion d'essere dell'aggravante consiste nella necessità di una più efficace tutela del rispetto dovuto alla P.A. e della maggior fiducia che ispira la conservazione dei beni che si trovano nei suoi uffici. (Nella specie, in applicazione di tale principio, è stata ritenuta sussistente l'aggravante in un caso in cui il furto aveva avuto ad oggetto un portamonete sottratto dall'interno di una borsa che la persona offesa aveva appoggiato sul proprio tavolo di lavoro, presso gli uffici dell'agenzia del demanio).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMPANATO Graziana - Presidente

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. IACOPINO Silvana - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PR. LE. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 21/05/2008 CORTE APPELLO di CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. FOTI GIACOMO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Salzano, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1 - Pr. Le. ricorre, per il tramite del difensore, avverso la sentenza …

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