Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6705 del 20 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:6705PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, in violazione del dovere di astensione per conflitto di interessi, adotta un provvedimento amministrativo che procura un ingiusto vantaggio patrimoniale a sé o a un proprio prossimo congiunto, commette il reato di abuso d'ufficio, a prescindere dalla circostanza che il provvedimento sia stato successivamente confermato dagli organi politici. Il dolo intenzionale richiesto dalla fattispecie può essere desunto dalla condotta del pubblico agente, come nel caso in cui egli abbia personalmente redatto e caldeggiato la graduatoria in cui figurava il proprio congiunto, poi indebitamente assunto. Il reato di abuso d'ufficio si configura anche in assenza di un danno ingiusto arrecato a terzi, essendo sufficiente l'ingiusto vantaggio patrimoniale procurato al pubblico agente o al suo prossimo congiunto. Il dovere di astensione in presenza di un conflitto di interessi, sancito dalla norma sull'abuso d'ufficio, mira a impedire che il pubblico funzionario, nello svolgimento delle proprie funzioni, violi il dovere di curare gli interessi dell'amministrazione pubblica e favorisca se stesso o i propri congiunti, a discapito di altri.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 14 ottobre 2010 emessa dalla Corte d'appello di Catanzaro;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

sentito il sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentito, per la parte civile, l'avvocato (OMISSIS), che ha concluso per il rigetto del ricorso, con la conferma delle statuizioni civili.<…

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