Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4783 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:4783SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che revoca in autotutela un precedente atto impugnato determina la cessazione della materia del contendere, rendendo il ricorso giurisdizionale improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. In tali casi, il giudice amministrativo, pur non entrando nel merito della legittimità del provvedimento originario, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti. Tale soluzione si fonda sul principio di economia processuale e sulla natura satisfattiva dell'autotutela, che consente all'amministrazione di rimuovere gli effetti di un proprio atto illegittimo, senza necessità di un previo accertamento giurisdizionale. Pertanto, il ricorrente non può più vantare un interesse concreto ed attuale all'annullamento del provvedimento revocato, essendo stato integralmente soddisfatto dalla successiva determinazione amministrativa. Il giudice, in questi casi, non può entrare nel merito della legittimità dell'atto originario, ma deve limitarsi a prendere atto della cessazione della materia del contendere, dichiarando l'improcedibilità del ricorso. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta l'amministrazione, in sede di autotutela, rimuova l'atto impugnato, senza che ciò comporti alcuna valutazione sulla fondatezza originaria delle censure proposte dal ricorrente. La compensazione delle spese di giudizio, infine, rappresenta la naturale conseguenza della sopravvenuta improcedibilità del ricorso, in ragione della soccombenza virtuale dell'amministrazione, la quale ha comunque rimosso l'atto contestato.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/04/2019

N. 04783/2019 REG.PROV.COLL.

N. 07098/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7098 del 2017, proposto da:
Silvio Tranzillo, rappresentato e difeso dall'avvocato Salvatore Coletta, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale G. Mazzini n.114/B;

contro

Ufficio Territoriale del Governo Roma, Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del provvedimento impugnato emesso dal Prefetto di Roma del 24/5/17 e notificato il 15/06/17 e per lo effetto revocare i provvedimenti emessi dal Questore di Roma prima e dal Prefetto di Rom…

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