Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7641 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:7641SENT

Massima

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Il riconoscimento del permesso di soggiorno, una volta ottenuto dal ricorrente, determina la cessazione della materia del contendere, rendendo inutile la prosecuzione del processo amministrativo. Ciò in quanto il ricorrente ha ottenuto il bene della vita agognato, realizzando pienamente il proprio interesse sostanziale sotteso all'azione giudiziaria. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara la cessazione della materia del contendere, ai sensi dell'art. 34, comma 5, c.p.a., compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti, anche in ragione della complessità fattuale e giuridica della controversia. La tutela della riservatezza del ricorrente impone inoltre l'oscuramento delle generalità e di qualsiasi altro dato idoneo a identificarlo, in applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/06/2022

N. 07641/2022 REG.PROV.COLL.

N. 12539/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l’accertamento del silenzio-rifiuto maturato sull’istanza di riconoscimento del permesso di soggiorno

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero dell'Interno;

Visti tutti gli atti de…

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