La sospensione della licenza fiscale per la gestione di un deposito fiscale può essere legittimamente disposta dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nei confronti della società cessionaria, qualora emerga una sostanziale identità imprenditoriale e aziendale tra la società cessionaria e la società cedente, tale da configurare un fenomeno di "velo societario", attraverso il quale il cedente, a ciò legalmente impossibilitato, prosegue nell'impiego della licenza. In tal caso, trovano applicazione le disposizioni di cui all'art. 23, comma 11, del d.lgs. n. 504/1995, che prevedono la sospensione della licenza in presenza di determinate condizioni riferite a "persone che ne rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione, nonché a persone che ne esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo", anche se formalmente estranee alla compagine sociale della società cessionaria. L'accertamento di tale identità sostanziale può fondarsi su una pluralità di indizi gravi, precisi e concordanti, quali la condivisione di figure apicali, la continuità di uomini, mezzi e strutture, nonché l'utilizzo di sedi meramente strumentali, tali da far emergere il collegamento funzionale e l'unità di interessi tra le due società.