Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16020 del 16 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16020PEN

Massima

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La confisca di prevenzione, quale misura patrimoniale disgiunta dalla misura di prevenzione personale, ha natura giuridica preventiva e non sanzionatoria, essendo volta a sottrarre alla disponibilità del soggetto proposto i beni di illecita provenienza, a prescindere dalla sua attuale pericolosità sociale. La valutazione della sproporzione tra il patrimonio e i redditi leciti del proposto non può essere esclusa dalla circostanza che parte di tale patrimonio derivi da attività costituenti evasione fiscale, in quanto l'illiceità originaria di tali proventi ne impedisce l'ingresso nel legittimo patrimonio del soggetto, anche in presenza di condono fiscale. Pertanto, ai fini della confisca di prevenzione, rileva unicamente la dimostrazione dell'illecita provenienza dei beni, a prescindere dalla loro natura di proventi di attività criminose o di evasione fiscale, essendo sufficiente che essi non trovino giustificazione in redditi dichiarati o in altre fonti lecite di finanziamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. POSITANO G. - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 36/2013 CORTE APPELLO di LECCE, del 10/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GABRIELE POSITANO;

lette/sentite le conclusioni del PG, di inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO

1. Il difensore di (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS) propone ricorso per cassazione contro il decreto emesso dalla Corte d'Appello di Lecce, i…

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