Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4193 del 2 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4193PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene mobile, quale un'autovettura, non integra l'aggravante di cui all'art. 635, comma 2, n. 3 c.p. quando il bene si trovi in movimento su strada pubblica sotto il controllo del proprietario, in quanto in tale ipotesi non sussiste la condizione di esposizione del bene alla pubblica fede necessaria per l'applicazione di tale circostanza aggravante. Il reato di danneggiamento, pertanto, rimane procedibile a querela di parte, non essendo integrata la fattispecie aggravata che lo renderebbe procedibile d'ufficio. Il principio di diritto è che la maggiore tutela accordata dalla legge ai beni esposti alla pubblica fede per necessità o consuetudine presuppone che tali beni siano privi della custodia del proprietario, condizione che non ricorre quando il bene, come nel caso di un'autovettura in movimento su strada pubblica, sia sotto il diretto controllo del proprietario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ESPOSITO Antoni - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI GENOVA;

nei confronti di:

1) FA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 540/2006 GIUDICE DI PACE di GENOVA, del 29/05/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO ESPOSITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBRO…

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