Il provvedimento disciplinare adottato nei confronti del detenuto è valido qualora, pur in assenza di una previa contestazione dell'addebito nel rispetto di un congruo termine, il detenuto abbia avuto comunque la possibilità di predisporre adeguatamente la propria difesa e non abbia rappresentato tempestivamente l'esigenza di un maggior lasso di tempo per articolarla. Infatti, il rispetto di un termine ragionevole tra la contestazione e l'udienza disciplinare risponde a una esigenza basilare di tutela del diritto di difesa del detenuto, ma tale principio non opera in modo automatico laddove, nel caso concreto, il detenuto abbia avuto modo di esercitare effettivamente tale diritto. Pertanto, il provvedimento disciplinare è legittimo qualora, nonostante la contestazione ravvicinata, il detenuto non abbia rappresentato l'esigenza di un maggior tempo per predisporre la propria difesa e abbia comunque partecipato attivamente al procedimento disciplinare, rendendo dichiarazioni a discolpa.