Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34765 del 23 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34765PEN

Massima

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Il delitto di usura si configura quando, a fronte di una prestazione di denaro o altra cosa mobile, il soggetto attivo induce il soggetto passivo alla pattuizione di interessi o altri vantaggi usurari. Tale reato si perfeziona con la sola accettazione dell'obbligazione usuraria, a prescindere dall'effettivo pagamento del debito, e si caratterizza per la natura ingiusta del profitto che l'agente intende conseguire. Pertanto, anche qualora il creditore minacci il debitore per ottenere la restituzione della somma prestata unitamente agli interessi usurari, il fatto integra il delitto di tentata estorsione e non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in quanto la pretesa del creditore è contra ius. Il giudice di merito può fondare la propria decisione sulle sole dichiarazioni della persona offesa, purché ne valuti attentamente l'attendibilità soggettiva e l'intrinseca coerenza, senza necessità di ulteriori riscontri probatori. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è limitato alla verifica della sua congruenza logica e giuridica, senza poter riesaminare il merito della valutazione probatoria effettuata dal giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o travisamento della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Bologna del 17.2.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), in difesa dell'…

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