Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza di un privato volta al rilascio di un'autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto fotovoltaico, pur costituendo un comportamento illegittimo, determina la declaratoria di improcedibilità del ricorso proposto avverso tale silenzio, qualora il ricorrente abbia successivamente manifestato la rinuncia al ricorso, anche in assenza del rispetto delle formalità previste per la rinuncia, in quanto tale comportamento univoco è sufficiente a desumere la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione della causa, con conseguente irripetibilità delle spese di lite a carico del ricorrente. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi di diritto: 1. Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza di un privato volta al rilascio di un'autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto fotovoltaico costituisce un comportamento illegittimo. 2. Nonostante l'illegittimità del silenzio, il ricorso proposto avverso tale silenzio è dichiarato improcedibile qualora il ricorrente abbia successivamente manifestato la rinuncia al ricorso. 3. La rinuncia al ricorso, anche in assenza del rispetto delle formalità previste per la rinuncia, è sufficiente a desumere la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione della causa. 4. In tali casi, le spese di lite sono dichiarate irripetibili a carico del ricorrente. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo finale è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.