Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18788 del 2 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:18788PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. si configura anche quando il numero minimo di associati non sia esplicitamente individuato, purché risulti provata l'effettiva e consapevole partecipazione di più soggetti, coordinatamente volta alla commissione dei reati fine, desumibile dalle concrete modalità di realizzazione dell'attività criminosa, senza che sia necessaria la puntuale definizione delle identità dei singoli partecipanti. Pertanto, la mancata identificazione di tutti i membri dell'associazione non esclude la configurabilità del reato associativo, essendo sufficiente che emerga l'esistenza di una pluralità di soggetti, anche non identificati, che abbiano concorso alla realizzazione del programma criminoso, attraverso una distribuzione di compiti e ruoli finalizzata al raggiungimento degli scopi illeciti. Inoltre, il ruolo di mero esecutore o dipendente "inconsapevole" all'interno dell'associazione non è idoneo ad escludere la responsabilità per il reato di cui all'art. 416 c.p., qualora risulti provata la consapevolezza dell'imputato di far parte del sodalizio criminale e di partecipare con il proprio contributo causale alla realizzazione del programma delittuoso, come desumibile dalle concrete modalità di svolgimento dell'attività illecita. Infine, la determinazione della pena per il reato associativo, in caso di prescrizione di alcuni reati-fine, deve essere effettuata tenendo conto della sola pena relativa al reato associativo, senza necessità di una nuova valutazione complessiva della gravità della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/10/2016 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSA PEZZULLO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FIMIANI PASQUALE;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
Udito il difensore (OMISSIS) dopo aver richiamato i motivi di ricorso ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 10.10.2016 la Corte …

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