Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41015 del 11 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:41015PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da un pubblico ufficiale nell'attestare falsamente la presenza e la firma di un soggetto ormai deceduto su un atto di delega, al fine di consentire l'indebita riscossione di assegni previdenziali, integra il reato di cui all'art. 479 c.p. e costituisce un artificio o raggiro idoneo a integrare il reato di truffa ai danni dell'ente previdenziale, a prescindere dalla disinvoltura e superficialità delle prassi burocratiche seguite. Inoltre, in assenza di prova dell'autenticità della sottoscrizione di un soggetto deceduto, il giudice non può dichiarare prescritto il reato di falso documentale ex art. 485 c.p., ma deve pronunciare sentenza di assoluzione nel merito. Il mero errore materiale nell'intestazione del decreto di citazione a giudizio, indirizzato al coimputato anziché all'imputato, non determina la nullità del procedimento, in quanto facilmente riconoscibile, considerato che l'avvocato era l'unico difensore dell'imputato nel procedimento indicato nel decreto. La condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende, commisurata all'effettivo grado di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità del ricorso, nonché la rifusione delle spese sostenute dalla parte civile, costituiscono conseguenze sanzionatorie accessorie per la manifesta infondatezza dei motivi di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. PA. N. IL (OMESSO);

2) LA. FA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1298/2010 CORTE APPELLO di GENOVA, del 18/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

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