Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11448 del 24 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11448PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere richiede, oltre alla pluralità di condotte delittuose commesse dai medesimi soggetti, l'esistenza di una struttura organizzativa, anche rudimentale, dotata di una propria autonomia rispetto al mero concorso di persone nel reato. Pertanto, la mera reiterazione di condotte di bancarotta fraudolenta da parte di soggetti appartenenti allo stesso contesto familiare non è sufficiente a integrare il delitto di cui all'art. 416 c.p., essendo necessario accertare l'esistenza di un apparato organizzativo, sia pure in forma embrionale, predisposto allo specifico scopo di attuare il programma criminoso comune. Inoltre, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari in relazione al delitto di bancarotta fraudolenta, il tempo trascorso dalla commissione del fatto deve essere determinato avendo riguardo all'epoca in cui le condotte illecite sono state poste in essere e non al momento in cui è intervenuta la dichiarazione di giudiziale di insolvenza, la quale, pur determinando il momento consumativo del reato, non costituisce riferimento utile per vagliare il comportamento dell'indagato, ai sensi dell'art. 274 c.p.p., collocandosi fuori della sua sfera volitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI E. M. - rel. Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI AGRIGENTO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/08/2020 del TRIBUNALE di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MOROSINI ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LOY ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, avv.…

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