Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 236 del 2015

ECLI:IT:TARVEN:2015:236SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa, può approvare criteri localizzativi per la concessione di suolo pubblico nel centro storico, anche in deroga a precedenti concessioni, al fine di contemperare i diversi interessi pubblici e privati coinvolti, quali quelli urbanistici, architettonici e viabilistici. La decadenza delle precedenti concessioni, disposta per dare attuazione a tali criteri localizzativi, non integra un provvedimento di revoca soggetto alla disciplina dell'autotutela, ma è una conseguenza della nuova classificazione del suolo pubblico, rientrante nell'ampia discrezionalità di pianificazione riconosciuta all'ente locale. L'integrazione successiva dei criteri localizzativi, relativa alle tipologie di arredo ammesse, non incide sulla procedura di assegnazione delle concessioni, non determinando alcuna lesione per il concessionario uscente che mantiene gli arredi già in suo possesso. Il Comune, nel ridefinire l'assegnazione del suolo pubblico, non è tenuto a corrispondere un'indennità ai sensi dell'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, in quanto la cessazione degli effetti della precedente concessione non deriva da un provvedimento di revoca, ma dalla necessità di dare attuazione ai nuovi criteri localizzativi, nell'ambito dei quali il concessionario uscente risulta comunque destinatario di una nuova concessione.

Sentenza completa

N. 00439/2010
REG.RIC.

N. 00236/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00439/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 439 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Zambon Sas di A. Zambon & C., rappresentato e difeso dagli avv. Andrea Zuccolo, Stefano Sacchetto, con domicilio eletto presso Stefano Sacchetto in Venezia-Mestre, Via G. Carducci, 45;

contro

Comune di Venezia, rappresentato e difeso per legge dagli avv. Giulio Gidoni, M. Maddalena Morino, Antonio Iannotta, Maurizio Ballarin, Nicoletta Ongaro, Giuseppe Venezian, domiciliato in Venezia, S. Marco, 4091;
Ministero Per i Beni e Le Attivita' Culturali, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Dello Stato, domiciliataria ex lege in Venezia, Sa…

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