La confisca definitiva di un bene determina lo scioglimento dei contratti aventi ad oggetto un diritto personale di godimento sul bene stesso, nonché l'estinzione dei diritti reali di godimento, rendendo l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata obbligata ad emettere l'ordinanza di sgombero, in quanto atto dovuto ai sensi dell'art. 47, comma 2, d.lgs. n. 159/2011. La misura di prevenzione patrimoniale, alla quale il provvedimento di sgombero dà esecuzione, risulta conforme ai principi della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, come ribadito dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione. Pertanto, l'ordinanza di sgombero emessa dall'Agenzia nei confronti dell'occupante dell'immobile confiscato è legittima, non rilevando la presenza di un precedente contratto di comodato o l'assoluzione dell'ex coniuge in sede penale, in quanto la confisca definitiva determina lo scioglimento di qualsiasi diritto di godimento sul bene.