Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3121 del 21 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:3121PEN

Massima

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Il reato associativo ex art. 416 c.p. può essere integrato anche da un numero ristretto di persone, purché vi sia una stabile organizzazione finalizzata alla commissione di più reati, senza che sia necessaria la partecipazione di un numero elevato di concorrenti. Inoltre, il reato di truffa si configura quando la sottrazione del bene avviene mediante artifici e raggiri, a differenza del furto aggravato ex art. 625 c.p. n. 2, che richiede la sottrazione "invito domino". Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei reati contestati, deve accertare la presenza degli elementi costitutivi propri di ciascuna fattispecie, senza che sia necessario procedere al giudizio di comparazione delle circostanze attenuanti ed aggravanti ai sensi dell'art. 69 c.p., qualora il reato base sia quello più grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. AR., N. IL (OMESSO);

2) GI. LU., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/04/2005 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MARTUSCIELLO Vittorio, che ha concluso per il rigetto;

udito, per la parte civile, l'Av…

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