Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11286 del 17 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:11286PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice della cautela, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, è tenuto a compiere un incisivo giudizio prognostico di "elevata probabilità di colpevolezza", fondato su elementi indiziari che, pur non raggiungendo il livello probatorio richiesto per la condanna, consentano di prevedere che, attraverso la futura acquisizione di ulteriori elementi, saranno idonei a dimostrare la responsabilità dell'indagato. Tale valutazione deve essere adeguatamente motivata, esponendo gli indizi a carico, gli elementi di fatto da cui sono desunti e le ragioni per le quali si ritengono non rilevanti i dati conoscitivi forniti dalla difesa. Il sindacato di legittimità della Corte di cassazione sulla motivazione del provvedimento cautelare è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'adeguatezza e congruenza del tessuto argomentativo, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze delle indagini. Inoltre, eventuali carenze motivazionali di un provvedimento cautelare possono essere sanate con le argomentazioni addotte a sostegno dell'altro provvedimento che lo conferma.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale della liberta' di MESSINA in data 19/08/2014;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa in data 19/0…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.