Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15611 del 26 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15611PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del giudizio di prevenzione, può disporre la confisca di beni quando risulti provata la sproporzione tra il valore dei beni acquisiti e i redditi dichiarati o l'attività economica svolta dal proposto, nonché la sua abituale dedizione ad attività delittuose, anche se non definitivamente accertate, tali da costituire uno stile di vita. A tal fine, il giudice può legittimamente desumere la provenienza illecita dei beni dalla mancata giustificazione della loro origine da parte del proposto e dei suoi stretti congiunti, nonché dalla coincidenza temporale tra l'attività delittuosa e le acquisizioni patrimoniali, anche se non definitivamente accertate, purché siano state oggetto di precedente decreto di applicazione di misura di prevenzione personale. Il giudizio di pericolosità sociale del proposto, già formulato in via definitiva con precedente provvedimento, costituisce presupposto sufficiente per l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca, senza che sia necessario un nuovo accertamento della pericolosità. Inoltre, la lieve entità dei reati di spaccio di stupefacenti non esclude la possibilità che essi siano idonei a produrre elevati profitti illeciti, tali da giustificare la sproporzione tra il valore dei beni acquisiti e i redditi dichiarati o l'attività economica svolta dal proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso dalla Corte di appello di Ancona il 30 ottobre 2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA DANIELA BORSELLINO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con il provvedimento impugnato la Corte di appello di Ancona ha respinto l&…

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