Consiglio di Stato sentenza n. 5647 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:5647SENT

Massima

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L'installazione di un'insegna di esercizio lungo le autostrade e le strade extraurbane principali è consentita, in deroga al generale divieto di pubblicità, solo se l'insegna assolve effettivamente alla funzione di identificare l'attività commerciale e di indicare l'accesso ai locali dell'impresa, essendo collocata in prossimità dell'ingresso principale dell'area o del piazzale in cui ha sede l'attività. L'amministrazione competente gode di ampia discrezionalità tecnica nel valutare se l'insegna abbia tale carattere identificativo o assuma invece connotazioni prevalentemente pubblicitarie, vietate dalla legge in quanto potenzialmente fonte di distrazione e pericolo per la circolazione stradale. Pertanto, il diniego di rinnovo dell'autorizzazione per un'insegna collocata in posizione non direttamente funzionale all'accesso all'attività commerciale, ma prevalentemente visibile dall'autostrada, risulta legittimo e adeguatamente motivato, anche in assenza di specifici profili di pericolo per la sicurezza della circolazione, in quanto l'insegna non assolve alla funzione identificativa propria delle "insegne di esercizio" ammesse in deroga al divieto generale. L'amministrazione non è vincolata da precedenti provvedimenti ampliativi eventualmente illegittimi, potendo in sede di rinnovo procedere a una nuova e più approfondita valutazione della fattispecie.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/06/2024

N. 05647/2024REG.PROV.COLL.

N. 05672/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 5672 del 2022, proposto da
Sud Commercio Edile s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro

tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Anas s.p.a., in persona del legale rappresentante
pro

tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Basilicata (Sezione Prima) n. 00028/2022, resa tra le parti

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