Consiglio di Stato sentenza n. 8154 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:8154SENT

Massima

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Il provvedimento con cui viene ingiunta, anche tardivamente, la demolizione di un immobile abusivo e giammai assistito da alcun titolo edilizio, per la sua natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti in fatto e in diritto, non richiede specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse (diverse da quelle inerenti al ripristino della legittimità violata) che impongono la rimozione dell'abuso. Tale principio non ammette deroghe neppure nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino, in quanto colui che dia corso ad interventi edilizi senza preoccuparsi di acquisire, preventivamente, il necessario titolo edilizio, non matura un affidamento legittimo circa la possibilità di poter conservare, anche nel lungo periodo, le opere abusivamente realizzate. L'articolo 27 del D.P.R. n. 380/2001, che disciplina la demolizione d'ufficio di opere realizzate in assenza di titolo su aree assoggettate a vincolo di inedificabilità o destinate ad opere e spazi pubblici, si applica solo agli abusi edilizi commessi in zona vincolata, mentre per gli interventi abusivi realizzati in assenza di permesso di costruire, ovvero in totale difformità o con variazioni essenziali, anche in zona vincolata, trova applicazione l'articolo 31 del medesimo D.P.R., che prevede l'ingiunzione di demolizione al responsabile e, se diverso, al proprietario, con assegnazione di un termine di novanta giorni per provvedervi, decorso il quale si verifica di diritto l'acquisizione alla mano pubblica dell'opera, dell'area di sedime interessata e di quella occorrente, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive. In tale ipotesi, il dirigente comunale ha la competenza ad emettere l'ingiunzione di demolizione prevista dall'art. 31, senza il coinvolgimento delle autorità preposte alla tutela del vincolo, che potranno invece intervenire in fase esecutiva, qualora l'ingiunzione non venga ottemperata.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/12/2021

N. 08154/2021REG.PROV.COLL.

N. 04135/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4135 del 2015, proposto da
Pietro De Meo, rappresentato e difeso dagli avvocati Aldo Scipione, Luca Scipione, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Salvatore Napoli in Roma, via Augusto Riboty 23;

contro

Comune di Formia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenico Di Russo, con domicilio eletto presso lo studio Adriano Rocco in Roma, via Cola di Rienzo, 242;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio sezione staccata di Latina (Sezione Prima) n. 00915/2014, resa tra le parti, concernente de…

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