Cassazione penale Sez. V sentenza n. 56316 del 18 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:56316PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di falsificazione di un documento amministrativo, quale il permesso internazionale di guida, lede il bene giuridico della fede pubblica indipendentemente dall'effettivo utilizzo del documento falso e dalle modalità di condotta dell'agente. Pertanto, ai fini dell'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., non è rilevante l'accertamento di una guida pericolosa da parte dell'imputato, in quanto tale elemento non incide sull'entità del falso commesso. La valutazione della speciale tenuità del fatto deve essere effettuata esclusivamente in relazione alle caratteristiche intrinseche della condotta di falsificazione, senza considerare circostanze estranee alla fattispecie criminosa contestata, che attengono all'uso del documento falso. Il delitto di falso in certificazioni amministrative, essendo un reato di pericolo presunto, non richiede il concreto verificarsi di un danno, con la conseguenza che non può trovare applicazione il requisito dell'"esiguità del danno" previsto dall'art. 131-bis c.p. Analogamente, non può essere valorizzata l'"esiguità del pericolo", in quanto tale locuzione assume senso solo con riferimento ai reati di pericolo concreto e concerne la persona offesa dal reato, mentre il falso ha leso esclusivamente la fede pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/02/2016 del TRIBUNALE di BERGAMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANDREA FIDANZIA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PINELLI MARIO MARIA STEFANO che ha concluso per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 25 f…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.