Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17 del 2 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La reazione violenta di un soggetto nei confronti di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni non può essere giustificata dalla mera contestazione di un presunto comportamento prevaricatore o arbitrario degli stessi, in assenza di elementi concreti e oggettivi che dimostrino l'effettiva sussistenza di atti illegittimi o abusivi da parte degli agenti. La legittimità dell'intervento di polizia deve essere valutata sulla base di una ricostruzione complessiva e obiettiva della situazione di fatto, senza che possano assumere rilievo mere impressioni soggettive o interpretazioni alternative degli eventi, specie quando queste non trovino adeguato riscontro nelle risultanze processuali. Pertanto, la condanna per il reato di resistenza a pubblico ufficiale non risulta contraddittoria rispetto all'assoluzione per il reato di rifiuto di fornire le proprie generalità, qualora quest'ultima sia dovuta a incertezze o dubbi sulla effettiva richiesta identificativa da parte degli agenti, e non all'assenza di una condotta omissiva dell'imputato. In tali ipotesi, la valutazione complessiva della vicenda da parte dei giudici di merito, debitamente motivata, non può essere sindacata in sede di legittimità attraverso una diversa ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SA. St. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa in data 11 dicembre 2007 dalla Corte di Appello di Perugia;

esaminati gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. Giacomo Paoloni;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'Angelo Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udit…

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