Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33454 del 3 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:33454PEN

Massima

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La condotta di chi, in concorso con altri, pone in essere azioni violente e minacciose, anche evocando l'appartenenza a un'associazione mafiosa, al fine di impedire l'identificazione dell'autore di un grave incidente stradale e sottrarre il mezzo coinvolto alle indagini, integra il delitto di violenza privata pluriaggravata, anche dall'utilizzo del metodo mafioso, e il delitto di favoreggiamento personale aggravato. Il rigetto della richiesta di concordato sulla pena formulata dagli imputati in sede di appello, pur essendo sindacabile in cassazione, non comporta la necessità di fissare un'udienza dibattimentale per consentire alle parti di interloquire ulteriormente, qualora il procedimento debba essere trattato in camera di consiglio ai sensi dell'art. 599 c.p.p. In tal caso, il giudice può decidere immediatamente nel merito dell'impugnazione. L'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso, di cui all'art. 416-bis.1 c.p., sussiste quando le modalità esecutive della condotta siano idonee a evocare, nei confronti dei consociati, la forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso, anche in assenza di una diretta minaccia ai soggetti passivi, purché tale forza risulti comunque funzionale alla consumazione del reato. La dosimetria della pena e il diniego delle circostanze attenuanti generiche rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, sindacabile in cassazione solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà della motivazione. Analogamente, l'applicazione dell'aggravante del nesso teleologico di cui all'art. 61 n. 2 c.p. è rimessa alla valutazione del giudice di fatto, censurabile in sede di legittimità solo in presenza di vizi logici o di travisamento della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. SCARLINI ((omissis)) - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. OCCHIPINTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Relatore

Dott. AGNINO Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Vi.Ge. nato a N il (Omissis)
Ma.Gi. nato a N il (Omissis)
Bo.Pa. nato a N il (Omissis)
Ca.Lu. nato a N il (Omissis)
avverso la sentenza del 10/11/2023 della CORTE APPELLO di NAPOLI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ANTONIO BALSAMO che ha concluso chiedendo
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto di tutti i ricorsi.
udito il difensore
L'avvocato MA.VA. insiste per l'accoglimento…

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